Suor Stefanina Graziano nasce a Frattamaggiore (NA) il 1 febbraio 1887. Riveste la carica di Madre Generale dal 1932 al 1953. Muore ad Ariccia il 23 febbraio 1961.
Suor Stefanina è stata per tanti anni un punto di riferimento non solo per il Governo, ma anche per la formazione delle Povere Figlie di S. Antonio, secondo lo spirito di Madre Miradio.
È stata vicina a Madre Miradio fin dai primi anni, quando l’Istituto viveva i suoi primi albori.
Con Madre Miradio ha condiviso responsabilità, ansie, difficoltà, progetti.
Ha condiviso con lei l’amore, la passione per la Congregazione.
Suor Stefanina ha potuto respirare ed assorbire lo spirito di Madre Miradio.
Nelle sue Lettere c’è il costante desiderio di formare consacrate nella Chiesa secondo il suo spirito, di infondere nelle figlie l’impronta di Madre Miradio, cioè un’impronta di fede, di coraggio, di generosità, di disponibilità incondizionata, incitandole ad essere pronte ai programmi, alle aspirazioni e alle richieste dell’Istituto e della Chiesa.
Generazioni di suore della nostra Congregazione hanno goduto della sua genuina, intransigente e allo stesso tempo materna guida.
Chi l’ha conosciuta afferma che tutta la sua vita, anche i suoi ultimi anni, sono stati una testimonianza di ricca spiritualità, profonda fede e di grande insegnamento per tutte.
Fino all’ultimo, nel dolore, ha invocato Gesù Cristo, “Sposo Celeste”.
Dalle sue Lettere, che dimostrano la fama di santità di Madre Miradio all’interno della Congregazione, si evince come Madre Miradio era una figura fortemente carismatica, leader, come abbia trasmesso alle suore uno stile di vita imbevuto di valori evangelici.
Le sue lettere sono un vero patrimonio spirituale, esprimono il Carisma di. Madre Miradio. Coinvolgono emotivamente per il linguaggio immediato, accorato, per i sentimenti che esprimono, mettono in discussione per la fede che le hanno generate, per la maternità squisitamente evangelica che trasmettono.
Per tutto questo Madre Stefanina può essere considerata a pieno titolo la rappresentante più autorevole della Tradizione del nostro Istituto.
LETTERA DI SUOR STEFANINA GRAZIANO
VIVA GESÙ
NATALE 1945
Carissime Figlie in G.C.,
Ancora una volta quest’anno, in cui la bontà del nostro Dio ha voluto conservarci ancora in vita e nel ponderoso ufficio di Superiora Generale del nostro diletto Istituto, prostrate con tutto l’affetto dell’animo innanzi alla culla del Nostro divin Redentore abbiamo presentato i nostri più vivi ringraziamenti pei benefici ricevuti e le nostre fervide preghiere pel maggior sviluppo della Congregazione e pel bene specialmente spirituale di tutte le nostre Suore, che sentiamo di amare in G. Cristo con quell’affetto materno che Egli si è degnato di accendere nel nostro cuore.
Nel modo più vivo ed ampio abbiamo ringraziato Gesù per i benefici che Egli si è degnato elargire alla Nostra Congregazione, perché volgendoci intorno abbiamo modo di rallegrarci pel suo progresso e per la sua espansione. Difatti nonostante i tempi purtroppo difficili nei quali la Provvidenza ci ha fatto trovare, con viva soddisfazione constatiamo che alle nostre Suore non è mai mancato e non manca quanto è necessario alla vita. Le nostra Suore valendosi appunto della penuria economica presente, hanno trovato modo di allargare il campo del loro apostolato spendendosi in molte e svariate opere di carità, per venire in soccorso di coloro che si son trovati nella dolorosa necessità di stendere la mano per avere perfino somministrazione del cibo giornaliero e dispensare ad essi altri necessari approvvigionamenti, mentre abbiamo avuto l’opportunità di aprire nuovi Orfanotrofi, nuovi Asili, nuove Case, in cui le finalità che la Sede Apostolica stabiliva pel nostro Istituto nel recente decreto di Lode che si degnava concederci la Santità di Papa Pio XII è sempre più largamente raggiunta.
E ciò torna evidentemente a gloria del Signore perché noi unicamente per Lui viviamo e lavoriamo, nonché a vantaggio spirituale delle nostre Suore il cui lavoro non può essere meritorio per esse innanzi a Dio, pegno sicuro di gran premio nella vita futura.
Senonché nel silenzio e nel raccoglimento della nostra preghiera natalizia noi abbiamo pensato e temuto che tutta l’attività delle nostre Suore, le quali in alcune nostre Case si è resa addirittura esuberante, potesse svolgersi a detrimento dello spirito, il quale non deve rimanere affogato nelle opere laboriose che si compiono, ma deve svolgere l’attività tutta, ma proprio nel progresso dell’amore di Gesù e nella pratica delle virtù del vangelo per piacere unicamente a Lui. E ciò perché le nostre carissime figliuole non diano nella loro vita alle loro attività materiali la prevalenza su quelle spirituali, in modo da meritare da Gesù il rimprovero che Egli faceva alla buona Marta del Vangelo,spingendole all’esempio di Maria che aveva scelto la vai migliore della sua dedizione completa al Divin Maestro.
E perché questo non avvenga noi abbiamo pregato intensamente Gesù, nella ricorrenza della sua festa natalizia, perché Egli rinasca nel cuore delle nostre Suore con rinnovato fervore, con intenso desiderio di andare sempre innanzi nel suo amore, nella vita di unione con Lui nella gloria futura. Senza questa attività spirituale la vita religiosa non si concepisce e l’Istituto religioso resterebbe snaturato.
Pel nostro ufficio, Noi sentiamo l’alta responsabilità d’impedire tutto ciò con tutte le nostre forze e pertanto crediamo necessario ordinare che sia tutto messo in opera quanto possa contribuire a tener desto nelle nostre Suore lo spirito di fervore. E facciamo di ciò strettissimo ordine alle Superiore perché tutto sia eseguito. E perciò ordiniamo nel modo più efficace che nelle nostre Case si osservi fedelmente quanto prescrivono le nostre Costituzioni e che si rispetti religiosamente l’orario delle occupazioni giornaliere. Fra queste devono primeggiare la preghiera, la meditazione, e tutte le altre
Opere di pietà. Queste opere devono costituire per le Suore come il loro riposo, ed il loro sollievo.
In queste devono far consistere la parte più importante della loro attività, considerando che il disimpegno delle altre mansioni, senza la loro consacrazione alle opere di pietà, ed alla preghiera nulla sarebbe per esse come la negazione dello stato religioso. Esse non sarebbero agli occhi di Dio che come semplici persone secolari, con l’aggravante della loro colpevolezza per venir meno ai loro più alti doveri.
E perché questo spirito di fervore si mantenga sempre più vivo esortiamo le Suore specialmente alla devozione al S. Sacramento, alle frequenti visite a Lui, ed alla devozione alla Vergine Immacolata.
Ordiniamo poi come i mezzi più adatti alla conservazione dello spirito religioso che si facciano immancabilmente i ritiri mensili rispettando tutte le modalità consuete, e gli Esercizi spirituali annuali, per avere in essi quel santo ritempramento dello spirito che è necessario per rafforzarsi contro gli urti del mondo e le tentazioni del demonio,alle quali, come dice l’Apostolo S. Pietro dobbiamo resistere specialmente con la corazza della fede.
Nella piena fiducia che tutte le Nostre Suore, Superiore e dipendenti raccolgano religiosamente le presenti nostre esortazioni, ed eseguano fedelmente i nostri ordini, coi voti che il nuovo anno apporti a tutte celesti favori, benediciamo tutte maternamente.
Suor Stefanina Graziano
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