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120 anni di presenza a Rionero in Vulture 1903-2023 e 70° di Consacrazione Religiosa di Sr Gesuina del Duca

120 anni di presenza a Rionero in Vulture 1903-2023 e 70° di Consacrazione Religiosa di Sr Gesuina del Duca

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Saluto in occasione dei 120 anni di presenza a Rionero e della lettura del Decreto di Venerabilità della Madre Fondatrice Madre Miradio della Provvidenza

Rionero, Chiesa Madre ore 11.00 – Santa Messa presieduta da S.E. il vescovo Mons. Ciro Fanelli


Ecc.za Rev.ma,
il XX secolo si apre con una presenza significativa e storica per la vita ecclesiale ma anche civile della comunità rionerese, quella delle suore.
Nel luglio del 1903 vennero, per la prima volta a Rionero, le Suore Antoniane (oggi Religiose Francescane di Sant’Antonio). La loro prima attività fu quella dell’orfanatrofio che continuò in maniera più sistematica dal 1926 quando si traferirono nell’attuale sede in seguito all’acquisto della struttura.
Come ci ricorda Suor Emerenziana Sicuro nel suo libro dal titolo Una piccola storia: “Con tre parrocchie e circa diecimila anime, i sacerdoti di Rionero non avevano ancora personale capace di raccogliere e istruire la gioventù. Urgeva la presenza delle suore per diversi motivi: c’erano tanti bambini privi di ogni assistenza… c’era tanta ignoranza religiosa… inoltre, correndo tempi permeati di idee anticlericali e antireligiose, bisognava fare qualcosa per arginarle. Si pensò quindi di chiamare le Suore ‘Povere Figlie di S.Antonio’… Ne arrivarono quattro, accompagnate dalla Madre Fondatrice e da Padre Luca” (il frate che si occupò della nascente fondazione). L’accoglienza da parte della popolazione, conclude Suore Emerenziana, fu quantomai festosa.
Con la venuta delle suore a Rionero non mancarono le richieste di giovani ragazze desiderose di accostarsi all’esperienza religiosa.
Il “catechismo” e la formazione religiosa di bambini e giovani videro impegnate in prima persona le suore tanto che, il vescovo Camassa, nel 1909, ripetendo alcuni concetti già espressi qualche anno prima, così si esprimeva nei confronti delle suore: “… trovansi in Rionero in Vulture, della nostra Diocesi di Rapolla, le povere figlie di S. Antonio, istituite dal fu P. fra Luca da Boscoreale, dei Minori di S. Francesco. Esse attendono con zelo non comune alla educazione ed istruzione religiosa dei bambini e delle bambine in un asilo infantile, da esse medesime aperto, ad imparare i lavori donneschi alle giovinette, ed allo insegnamento del Catechismo della dottrina Cristiana in casa e nella Chiesa parrocchiale. Inoltre in tutto il tempo della loro dimora in Rionero, le suore tutte, senza eccezione, hanno sempre tenuto una condotta esemplare ed edificante, né giammai che Noi sappiamo, si poté notare alcun difetto o colpa; frequentano assiduamente i sacramenti e coltivano la pietà, e perciò il popolo le ammira ed ha per esse somma riverenza…”.
Qualche anno dopo anche l’Arciprete don Michele D’Andrea ed il Sindaco di Rionero, M. Corona, ne attestano l’impegno e la rettitudine morale delle suore.
Essendo quella di Rionero la prima Casa filiale che la Madre Fondatrice aprì si instaurò con la Diocesi di Melfi e Rapolla ed i vescovi del tempo un forte legame tanto che le suore non mancarono di tenere costantemente aggiornato il vescovo Costa sulle condizioni di salute degli ultimi giorni di vita della Madre. Ricordiamo le ultime due comunicazioni: “Madre Generale moribonda. Preghi molto, del 14 dicembre 1926” – e “Trapassato madre generale, del 15 dicembre 1926”.
Questo forte legame portò la Madre fondatrice ad aprire una Casa religiosa anche a Barile dove le suore fecero il loro ingresso il 12 giugno 1907 e ad Atella, pochi mesi dopo, l’8 novembre 1917.
Il forte legame con la Diocesi di Melfi è sottolineato anche da Mons. Cozzi il quale presentando il volume su Madre Miradio scritto da Madre Tanina Nicolaio, ringrazia quest’ultima per aver messo in luce, “non solo i primi incontri avvenuti nel 1903 tra Madre Miradio e il vescovo, mons. Giuseppe Camassa, in occasione dell’apertura delle case a Rionero, Barile e Atella, ma anche i successivi incontri e il quasi fitto carteggio, svoltisi fino alla morte della Madre, col vescovo, mons. Alberto Costa, ambedue degni e illustri miei predecessori, prosegue Mons. Cozzi, nella guida dell’allora diocesi di Melfi e Rapolla
Sempre a Rionero, va ricordato che le Suore Antoniane svolsero dal 1940 al 1978 il proprio ministero a servizio dell’infanzia e della maternità, anche attraverso l’ex O.N.M.I. l’Opera Nazionale per il Mezzogiorno d’Italia.
E ancora, nel 1946, si costituì presso la Casa di Riposo di Rionero, una seconda comunità delle Suore Antoniane per l’assistenza agli anziani.
La presenza delle religiose Francescane di Sant’Antonio è sempre stata legata all’attività della parrocchia prima, della SS. Annunziata poi, fino ai nostri giorni alla parrocchia San Marco. Il contributo di idee e di presenza delle suore nei vari gruppi di Azione Cattolica, particolarmente quella dei ragazzi e dei giovani è stato di grande aiuto per il loro percorso formativo. Le suore, oltre a garantire una costante presenza in parrocchia, anche nel cammino di catechesi, hanno sempre messo a disposizione la propria Casa per tutte le attività parrocchiali sempre con grande spirito di disponibilità e di accoglienza. Suor Palmina Parisi, Suor Rosmunda Sanzari, che nel 1976 chiamò proprio i giovani di questa parrocchia per celebrare, con uno spettacolo teatrale, nel Salone San Marco, il 75° di fondazione della Congregazione e Suor Gloria Carrendiero, per citare alcune delle Madri Superiore aperte all’accoglienza dei laici di Azione Cattolica. E poi Suor Gesuina Del Duca che oggi festeggia il suo 70° anno di vita religiosa, per decenni punto di riferimento della catechesi parrocchiale e ancora, Suor Enrica Vizza e Suor Tanina Nicolaio (quest’ultima poi Madre Generale della Congregazione che incontrò la prima volta i giovani dell’AC parrocchiale in un incontro appositamente programmato il 19 ottobre 1985), guide quotidiane dei gruppi di Azione Cattolica, spesso animatrici dei gruppi. I tempi cambiano, ma le suore continuano il loro apostolato e oggi, Suor Regilene Pereira, proveniente dal lontano Brasile dove le prime quattro suore arrivarono nel dicembre del 1952, sostenuta dalla Madre Superiora Suor Maria Cufone, con la collaborazione di Suor Maria Laura, garantisce la sua presenza fra i ragazzi ed i giovani della parrocchia. E sappiamo che, grazie alla generosità che le caratterizza, la loro presenza a Rionero andrà oltre i confini della parrocchia. In un articolo di giornale pubblicato su Avvenire/Basilicata Sette così si esprimeva la prof.ssa Anna Rosati: “Per tutto questo vada, quindi, un grazie sincero da parte di tutti i rioneresi alle Antoniane… Non vogliono gratitudine, in osservanza allo spirito francescano, ma non si può fare a meno di dire loro: che siate benedette!!! Il vostro nobile esempio si spera non sia una rarità in futuro”

Tonio Galotta



 


 


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