RICORDIAMO L’ANNO MIRADIANO 2013:
DALLA GRATITUDINE DELLA MEMORIA DELLE ORIGINI
ALL’IMPEGNO DELLA PROFEZIA!
Abbiamo voluto custodire e rinvigorire la memoria delle radici, esprimere gratitudine al grembo da cui siamo state generate con la celebrazione dell’Anno Miradiano (2 febbraio 2013-15 dicembre 2013), in occasione del 150° Anniversario della Nascita di Madre Miradio.
Abbiamo voluto ringraziare la Provvidenza Divina, invocare lo Spirito, Datore di ogni dono perfetto, perché ci aiuti a ravvivare la profezia delle origini, condividendo fedelmente e creativamente la sollecitudine della Chiesa chiamata oggi a “educare alla vita buona del Vangelo” questa umanità amata e redenta dall’Eterno Amante, bisognosa di segni credibili soprattutto da parte di coloro che il Maestro ha chiamato perché “stiano a Lui vicini”.
Abbiamo voluto celebrare l’Anno Miradiano lontano da logiche retoriche e trionfalistiche, che non si addicono alla semplicità della vita della nostra Madre.
Abbiamo voluto viverlo come Festa di Famiglia, come occasione favorevole e preziosa per ritrovare i sentieri delle origini, per riprendere il cammino con il ritmo dei passi con cui la Fondatrice li ha tracciati e per prima li ha percorsi, e con lei continuare a dare vita ad una Congregazione comunionale, serva, evangelizzatrice. È stato bello ritrovarci tutte insieme provenienti dai cinque continenti dove siamo presenti.
Ci siamo rivolte a tutti: alle famiglie, e all’interno di esse ai nostri fratelli anziani ed adulti, con un’attenzione particolare ai bambini e ai giovani, che sono stati oggetto della cura materna di Madre Miradio e la consolazione della sua anima.
Voglio ricordare con voi alcuni passaggi della Lettera del Segretario dello Stato Vaticano, Cardinale Tarcisio Bertone:
“Il Papa richiama con forza tutte le Religiose Francescane di S. Antonio a poggiare saldamente su Cristo e sulla perenne novità del Vangelo la quotidiana risposta di vita, continuamente sostenute dall’esempio della venerata Fondatrice. Sorgente inesauribile del cammino spirituale di ciascuna sia il Cuore di Cristo. Attingendo alla fonte viva di Colui che è mite e umile di cuore, anche il giogo della sequela diventa dolce e leggero. L’assidua contemplazione del mistero di amore del Verbo incarnato, crocifisso e risorto rende capaci di cooperare con zelo e sacrificio per la salvezza dei fratelli.
Le celebrazioni della vostra Famiglia religiosa coincidono provvidenzialmente con l’Anno della Fede, voluto dal Santo Padre “perché susciti in ogni credente l’aspirazione a confessare la fede in pienezza e con rinnovata convinzione, con fiducia e speranza e sia anche occasione propizia per intensificare la celebrazione della fede nella Liturgia, e in particolare nell’Eucaristia” (cfr Lett. Ap. Porta fidei, 9). La fede viva e la carità operosa sono stati i due pilastri su cui Madre Miradio ha fondato la sua vita e che l’hanno spronata ad impegnarsi nelle sue tante iniziative apostoliche” (Lettera del Segretario dello Stato Vaticano, Cardinale Tarcisio Bertone, 2 febbraio 2013).
Perché possa essere un Anno di Grazia per noi e per tutti, abbiamo chiesto e ottenuto da Benedetto XVI il dono di poter lucrare l’Indulgenza Plenaria in tutti gli oratori della nostra Congregazione.
Le celebrazioni a livello generale e locale hanno visto una buona e coinvolta partecipazione dei nostri fratelli laici. Questo ha confermato la Fama di Santità di cui gode la nostra Fondatrice.
A livello generale desidero ricordare il Convegno Miradiano del 25/28 luglio 2013: ha rappresentato per tutte noi un piccolo “Capitolo delle Stuoie” con il quale abbiamo celebrato la spiritualità di comunione tra noi e con la Chiesa.
Per rendere più forte la memoria delle radici, abbiamo voluto che i “segni”, che ci raccontano la vita e il cammino di fede di Madre Miradio, possano essere visibili a tutti. Per questo sono stati allestiti il Percorso Miradiano e la Sala della Memoria di Madre Miradio presso la Casa di Ariccia.
DALLA GRATITUDINE DELLA MEMORIA DELLE ORIGINI ALL’IMPEGNO DELLA PROFEZIA
In questo Anno Giubilare abbiamo percorso spiritualmente “le Vie della nostra Storia miradiana” e abbiamo visto come è necessario estrarre del Carisma i valori che più chiaramente possono parlare agli uomini e alle donne di oggi.
- per rinvigorire le radici e le motivazioni profonde per le quali decidemmo un giorno, e decidiamo ora, di donare la vita;
- per restituire freschezza a ideali che forse il tempo può avere avvizziti;
- per riassaporare il gusto sempre nuovo di un impegno oblativo, che soltanto se vissuto fino in fondo ha il potere di renderci “donne libere”: libere da delusioni e smarrimenti, libere da senso di frustrazione e di vuoto, libere da rimpianti e nostalgie, che talvolta proiettano ombre su una testimonianza di vita rendendola poco luminosa e seducente.
Il cammino di fede e di donazione di Madre Miradio continua con i nostri passi. La sua sollecitudine abiti il nostro cuore e lo renda migliore.
La sua passione evangelizzatrice ci spinga sempre nella ricerca di Dio, nella carità comunionale e nel servizio di quanti soffrono disagio, fragilità, indigenza.
Possa questo Anno Miradiano essere l’humus, il terreno fecondo da cui attingere motivazioni e significati, rigenerandoci all’impegno di testimoniare ancora con forza “l’alta idealità che fu serena e fervente guida” del cammino di Madre Miradio (cfr. Madre Miradio, Cardito 1905).
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