CARITÀ EDUCATIVA
La carità educativa: dimensione importante del nostro carisma!
Qual è il compito di un’educatrice?
Trasmettere un sapere?
Mantenere la disciplina?
Avere creatività?
Trasmettere i valori della convivenza civile?
Educare ai valori cristiani?
Vivere una profonda umanità?
Oggi l’educazione è una preoccupazione molto forte: oggi più che mai è vista come un diritto che va offerto a tutti.
Tutta la missione di Madre Miradio è stata espressione di questa carità educativa, che nasceva da un grande rispetto della persona, che sentiva di dover aiutare perché potesse manifestare nella sua vita l’immagine e la somiglianza di Dio.
E per persona intendiamo il bambino l’anziano, il giovane, l’adulto.
Come aiutare la persona a ritrovare in se stessa l’immagine di Dio?
“Educando la coscienza al buono, al vero, al bello” (Madre Miradio)
Per Madre Miradio la Religiosa Francescana di S. Antonio non è chiamata a fare cose (aiutare a fare i compiti, servire il pranzo, assistere l’anziano…).
Questi sono mezzi che devono portare allo specifico della missione educativa.
Quale missione educativa?
Testimoniare e trasmettere dei valori, comunicare il senso cristiano della vita.
Oggi: una pedagogia permissiva spinge al compromesso, all’avere tutto e subito.
“Noi siamo qui per coadiuvarvi alacremente...” (Madre Miradio, Alle famiglie, Sapri 1912)
Madre Miradio sente la responsabilità di sostenere le famiglie nel loro ruolo educativo, anche se sa che non deve sostituirsi ad esse.
La famiglia: sta diventando oggi sempre più fragile.
L’anziano non trova più posto in una società che lo considera quasi inutile perché non produce più, ed è di peso…
I figli passano più tempo fuori casa che a casa, o perché entrambi i genitori lavorano, o per altri motivi.
Noi dobbiamo sentire la responsabilità della custodia di questi bambini, ai quali non dobbiamo offrire assistenzialismo, attività didattiche, apprendimento di nozioni, cibo, pulizia.
Siamo chiamate ad essere le custodi di questi bambini, le sentinelle della notte:
“Alzati e grida nella notte quando cominciano i turni di sentinella: effondi come acqua il tuo cuore davanti al Signore; alza verso di Lui le mani per la vita dei tuoi bambini che muoiono di fame all’angolo di ogni strada” (Lam 2, 19).
“della loro morte io domanderò conto a te” (Ez 3, 18).
“Il mondo oggi non ha bisogno di maestri ma di testimoni” (Paolo VI)
MISSIONARIE DELLA CARITÀ
Lettera di Madre Miradio al Capo del Governo Italiano, Secondigliano, novembre 1926:
“Le Missionarie della carità, le Figlie di S. Antonio esprimono voti a nome delle fanciulle derelitte a cui intendono di portare sollievo e beneficenza.
La grande azione sociale spiegata dalle soccorevoli Figlie di S. Antonio, sempre pronte a lenire dolori, ad asciugare lagrime, a confortare angosce.
In tempo di guerra, invero, esse non mancarono di prestare i loro servizi… aiutando i feriti, i malati e gli orfani.
Ecco quanto bene hanno seminato le Suore Antoniane fin dalla loro istituzione.
Le suore di S. Antonio si prestano a sollevare i miseri di ogni sorta offrendo loro ospitalità. A Caivano infatti offrirono il convento e l’opera loro gratuitamente ai colerosi, agli isolati, somministrando refezione e soccorrendoli in ogni bisogno.
Tennero pure il lazzaretto a Cardito, lavorando sempre gratis.
Lo stesso convento di Caivano in tempo di guerra ospitò i convalescenti i quali furono curati dalle suore con affetto materno.
Il convento di Barile fu offerto spontaneamente per accogliere i prigionieri austriaci e più tardi ricoverò circa 300 profughi. Per circa un anno le suore sorvegliarono tutta questa gente, specialmente le giovanette affinché non soffrissero né fisicamente nè moralmente.
… tante opere di carità!”
Madre Miradio
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